SCORZÈ
La bimillenaria sistemazione agraria della campagna dell’entroterra veneziano offre l’impressione di trovarsi in un continuo succedersi di orti, ville e giardini, poichè quel che i romani tracciarono ed ordinarono nel territorio, una popolazione attenta ed abile conservò e mantenne nei secoli. I campi sapientemente squadrati, gli abitati sparsi eppur frequenti, i docili corsi d’acqua che alternano case e campagna giustificano qui più che altrove la creazione del concetto urbanistico di città diffusa. E a Scorzè, interamente coperta dall’antica, misteriosa e anomala centuriazione di Altino, gli insediamenti storici rurali e la significativa presenza di ville venete giocano con la terra e l’acqua nella creazione di un territorio unico.
Posto agli estremi confini meridionali di una fascia di affioramento di risorgive tra le più importanti d’Europa, il territorio di Scorzè gode di un fertilissimo limo che ora è in grado di offrire la produzione agricola più ricca e variegata dell’intera area: il Radicchio di Treviso IGP, l’Asparago di Badoere IGP, il Biso di Peseggia De.Co., la patata americana, il kiwi, e molti altri prodotti vengono celebrati con manifestazioni gastronomiche che registrano ogni anno diverse decine di migliaia di visitatori.
Da visitare
Chiesa di San Benedetto edificata tra il 1761 e il 1767 su progetto dell’architetto veneziano Giorgio Massari
Palazzo Municipale costruito tra il 1888 e il 1889. L’opera esternamente si presenta in stile neoclassico, con balcone, finta loggia riparata da colonnine e orologio
Villa Soranzo Conestabile costruita nel XVI secolo dalla Famiglia del doge Giovanni Soranzo
Villa Dolfin – De Ferrari elegante costruzione del XVII secolo
Villa Orsinioggi adibita ad usi culturali (mostre, convegni, scuola di musica, ecc.)
Villa Barbiero semplice edificio del XVII secolo
Villa Tombacco, di origini cinquecentesche
Palazzo Zardo, un tempo residenza invernale dei Soranzo e, a partire dal periodo del Regno Lombardo-Veneto sino alla costruzione dell’attuale, prima sede del Municipio di Scorzè
I Mulini lungo il Dese La repubblica di Venezia costruì lungo il tratto scorzetano del Dese quattro mulini, tre nel capoluogo e uno nella frazione di Cappella
All’aria aperta
Oasi Todori che si estende per circa ventimila m², ricca di vegetazione e fauna locale. Si sviluppa attorno all’omonimo mulino ed è caratterizzata dalla presenza delle acque del fiume Dese e dei suoi affluenti. È anche sede di importanti attività didattiche che vedono impegnate le istituzioni scolastiche locali per sensibilizzare i giovani riguardo alle tematiche ambientali.