RIVIERA DEL BRENTA

Le ville veneziane in tutto il loro splendore

STORIA

Le vicende del territorio e dei corsi d’acqua si legano con quelle storiche, politiche e belliche. La zona infatti fu a lungo terra contesa tra i Veneziani e i Carraresi Padovani, e il fiume costituì una fondamentale via d’acqua ma anche uno strumento di lavoro, come dimostrano i mulini presenti o mille altre antiche attività, come quella delle lavandaie.

La conquista veneziana della Terraferma veneto-friulana, compiutasi tra il XIV ed il XV secolo, comportò un sempre maggiore interessamento dell’aristocrazia veneziana per i possedimenti fondiari. Alle grandi proprietà si accompagnarono grandi investimenti in agricoltura, spesso derivati dai redditi mercantili delle famiglie, ma che furono poi remunerati dalla produttività delle tenute. Il simbolo di questo “mondo” furono le Ville Venete, in cui si affiancava l’estetica e la grandiosità della residenza signorile agli edifici necessari alla gestione della tenuta circostante: aveva dunque, a differenza di altri sistemi di ville, una doppia funzione, sia di rappresentanza e di svago, che di centro produttivo.

Oggi, col Burchiello (il battello turistico da Padova a Venezia) e la colorata regata storica “Riviera fiorita”, il Brenta rappresenta una attrazione ricreativa e storica unica in Italia. Nella zona sud, che si contraddistingue per l’antichità degli insediamenti, si ricorda invece la lotta continua dell’uomo con l’acqua, a cui dovette per secoli strappare le terre, e che portò vita e fertilità ma anche pericoli e sofferenze.

AMBIENTE

Se le ville veneziane sono diffuse in gran parte della Provincia e del territorio veneto, la Riviera del Brenta è un paesaggio unico al mondo. E non solo per la presenza di residenze di eccezionale splendore quali la “Malcontenta”, la “Wildman Foscari”, la “Pisani” o le Barchesse Valmarana e Alessandri ma per tutte le altre ville, meno famose ma non meno suggestive, che si affacciano lungo il fiume.

La struttura della villa di Terraferma trova la sua base nei castelli, caduti in disuso e perlopiù ubicati in aree rialzate e di valore paesaggistico: a partire da queste architetture, la nobiltà veneziana inizia la conversione in villa, aggiungendovi nel tempo un numero crescente di elementi stilistici tipici dell’architettura della città, fino ad elaborare un modello che ha il suo apice nelle dimore palladiane; così modello urbano e modello rurale vanno a innestare un interscambio culturale che si protrae nei secoli: la venezianità viene esportata nelle eleganti dimore di Terraferma, mentre l’amore per le campagne e per gli orizzonti collinari influenza soprattutto l’arte cinquecentesca di Venezia, come testimoniato dalle opere di Giorgione e Tiziano.

All’interno di esse si possono vivere aree verdi di grande pregio: boschetti, giardini, piscine che i nobili veneziani frequentavano principalmente d’estate e che ora possono essere visitate dai turisti.

SCOPRIRE IL TERRITORIO

Partiti da Mestre, si raggiunge Malcontenta per proseguire lungo il Naviglio del Brenta tra decine e decine di ville, attraversando Mira, Dolo, Fiesso d’Artico, fino ad arrivare a Stra. Da dove si può scendere verso Sud, nelle aree agricole tra Brenta e Adige, come Vigonovo, Fossò, Cona, Cavarzere, Chioggia, Camponogara e Campagna Lupia, per riprendere la statale Romea e risalire, costeggiando la laguna, fino a Marghera.

È l’area celeberrima della Riviera del Brenta, quasi una prosecuzione di Venezia in terraferma, così famosa (anche per i ristoranti di pesce) da oscurare un po’ la “zona Sud”, che si affaccia sulla laguna e meriterebbe invece grande attenzione per come ha mantenuto tracce dell’antico passato e aree verdi di grande valore. Sono percorsi da fare anche con mezzi lenti come la barca o la bicicletta, scoprendo tradizioni, storia, arte, in questi “angoli “veramente unici di pianura veneta. L’asse principale, come detto, è il naviglio Brenta che scorre finalmente placido e sinuoso verso la laguna dopo che le sue acque, che scendono impetuose dalla Valsugana e sono state per secoli causa di devastanti inondazioni, sono state in larga parte deviate da un formidabile intervento idraulico della Repubblica Serenissima in un canale che si getta in mare presso Chioggia.

Campagna Lupia

Campolongo

Camponogara

Cavarzere

Chioggia

Cona

Dolo

Fiesso d’Artico

Fossò

Mira

Stra

Vigonovo