OCCHIOBELLO
La storia del comune di Occhiobello risale a molto tempo fa. Ritrovamenti archeologici testimoniano che già in epoca preistorica erano presenti nella zona prime forme di vita localizzate a nord dell’attuale territorio, nei pressi della località Piacentina. Nel corso dei millenni Occhiobello subì notevoli trasformazioni sia di origine naturale (cataclismi di ogni genere), sia di origine storico-politica in seguito alle continue invasioni di civiltà diverse tra cui i Celti, gli Etruschi, i Galli ecc.. Durante la Repubblica romana, intorno al II secolo a.C., il territorio di Occhiobello era considerato un’importante zona rurale di transito. Successivamente, con il regno romano-barbarico di Odoacre, ci fu un periodo oscuro, caratterizzato da distruzioni e sacrifici di vite che interessò tutto il Polesine. La ripresa economica e civile avvenne intorno all’anno 754 quando il territorio divenne Patrimonio del Papato, divenendo così feudo ecclesiastico con una organizzazione politica strettamente legata al potere temporale della Chiesa.
Come tutto il Polesine anche Occhiobello divenne possedimento del governo ferrarese che, intorno all’anno 1000, affidò ai marchesi de’ Contrari, una nobile famiglia di Ferrara, il marchesato del Polesine ferrarese. Il marchesato era formato da tre località: Le Casette, ossia l’attuale Occhiobello, da Gurzone e da Santa Maria Maddalena ancora unita a Pontelagoscuro fino al 1152. In tale anno, infatti, la rotta di Ficarolo separò i due villaggi, uno sulla sponda destra (Pontelagoscuro) e uno sulla sponda sinistra (Santa Maria Maddalena). Il territorio rimase sotto il dominio estense fino al 1597 quando, morto Alfonso II d’Este senza eredi, tutto il suo ducato passò allo Stato Pontificio. In quel periodo sorsero nuovi centri abitati nelle località “Chiavica” e “Livelli” e prese maggiore importanza Santa Maria Maddalena già luogo di villeggiatura dei duchi d’Este e quindi della nobile famiglia dei Pepoli.
Il nome Occhiobello compare intorno al 1700, anno in cui fu dismesso quello di “Le Casette” e in cui la crescita del paese fu favorita dalla sua vicinanza con Ferrara. Il dominio della Santa Sede, durato circa duecento anni, fu bruscamente interrotto dall’invasione napoleonica nel 1797. Dopo pochi anni, dal 1815, dopo il Congresso di Vienna, ai Francesi subentrarono gli Austriaci che portarono ancora più malcontento tra la popolazione soprattutto per l’annessione alla provincia di Rovigo; nei pressi del paese si combatté la battaglia di Occhiobello, episodio della guerra austro-napoletana, in cui il Re di Napoli Gioacchino Murat fu sconfitto dal generale austriaco Johann Maria Philipp Frimont.
Dopo circa 50 anni, nel 1866, con la pace di Vienna, terminò la dominazione austriaca ed il Veneto fu ceduto al Regno d’Italia.
Da visitare
Chiesa di San Lorenzo (1716-1743)
Chiesa di San Giovanni Battista
Oratorio Beata Vergine del Rosario (XVIII secolo)
Oratorio di Sant’Antonio
Oratorio di Sant’Eurosia
Casa di Carlo Cavriani, carbonaro
Villa Prearo
Palazzo Pepoli
All’aria aperta
Parco Naturale Regionale Delta del Po