VILLADOSE
Attraversata dal fiume Adigetto, che la divide in due la cittadina, Villadose si trova nella parte mediorientale del Polesine. Oltre che dall’Adigetto, il territorio è attraversato a nord dallo scolo Bresega ed a Sud dallo scolo Valdentro.
Di epoca romana, si trova a pochi chilometri dal porto etrusco di Adria, ed era crocevia per chi dal porto doveva intraprendere viaggi verso l’entroterra, per le vie di comunicazione verso l’interno. Con la fine dell’Impero Romano seguì un periodo di forte instabilità idraulica e di spopolamento.
Agli inizi del XIII secolo risalgono i primi documenti dove appare per la prima volta il nome del Comune come “Villa Ducis”. Nel 1484, dopo il termine della sanguinosa guerra del sale tra Venezia e Ferrara dalla quale ne uscì praticamente distrutta, Villadose passò dalla dominazione estense a quella veneziana dove rimase fino alla caduta della Repubblica avvenuta nel 1797. In quel periodo furono compiuti lavori di bonifica e sorsero – lungo l’Adigetto – alcune ville che portano ancora il nome delle famiglie nobili veneziane. Il segno degli estensi è rilevabile dal palazzo comunale, chiamato Ca’ Patella, dove le finestre del piano terra sono di stile ferrarese e quelle dei piani superiori di stile veneziano.
Poco dopo l’unità d’Italia Villadose fu soggetta ad una notevole emigrazione dei suoi abitanti verso il sudamerica, dovuta all’alluvione seguita all’alluvione del Polesine del 17 settembre 1882 e alla crisi agraria.
Dopo l’alluvione del 1951 iniziò una nuova fase migratoria soprattutto verso il triangolo industriale.
Da visitare
Chiesa di San Leonardo (XVIII-XIX secolo)
Oratorio di Cambio, nell’omonima frazione
Ca’ Patella (XVII secolo), detta anche “del Doge”, è l’attuale sede municipale e sito nel centro della cittadina polesana
Ca’ Tron (XIV secolo), situato ai confini con il comune di Adria e l’edificio più antico presente nel territorio comunale
Rustico Suman