CAVARZERE
Il territorio comunale fa parte della Pianura Veneta ed è per questo totalmente pianeggiante. Il centro abitato è attraversato dal fiume Adige, il quale ha cambiato il suo corso più volte e in particolare ha assunto il corso attuale nel 589 con la rotta della Cucca. Oltre a questo, scorrono all’interno dei limiti amministrativi comunali il Gorzone, la Botta, il Tartaro-Osellin. L’Adigetto e il Canal dei Cuori segnano i confini del comune di Cavarzere rispettivamente a sud e a nord.
Da visitare
Duomo di San Mauro, dedicata al santo patrono ed edificato in origine nel XVI sec.; la costruzione attuale è opera novecentesca dell’architetto Guido Cirilli. Nella cappella di questa chiesa, sta un crocifisso miracolato: fu costruito con la testa dritta, ma la mattina dopo il falegname se la trovò china verso sinistra
Chiesa di San Giuseppe, situata oltre l’argine dell’Adige, che ospita una reliquia proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Vado Donato
Palazzo Silimbani, a Grignella (una frazione di Cavarzere)
Il castello, descritto come “gran fortezza e bella, fornita di armi e vettovaglie, fu abbattuto nel XVI secolo per la costruzione della chiesa di San Mauro e degli indispensabili argini sul fiume. Gli argini sono costituiti da un muraglione in mattoni faccia a vista, decorato con porte finte e fornito di scalinate per accedere all’argine. Conserva le testimonianze delle distruzioni della seconda guerra mondiale, con i fori causati dai proiettili delle fucilate
Il municipio ha come sede il palazzo Barbiani, costruito nel 1892 dall’architetto Barbiani di Bologna, il quale curò anche il progetto della torre campanaria alta oltre 66 m, una tra le più alte in Veneto
Il Teatro Comunale “Tullio Serafin”, sorge nel centro storico di Cavarzere ed è inglobato all’interno di Palazzo Danielato (già Piasenti) nell’ex plesso scolastico maschile, ora centro civico e biblioteca. Si tratta dell’unico esempio di struttura tardo ottocentesca miracolosamente rimasta in piedi a Cavarzere dopo i bombardamenti del 1945
All’aria aperta
Il percorso interessa la parte sud della Città Metropolitana di Venezia e precisamente quella parte del comune di Cavarzere compresa tra il fiume Adige e gli scoli Tartaro e Botta. La meta naturalistica dell’itinerario è rappresentata dall’ampia palude golenale della Marice, sito di indubbio interesse naturalistico; la vegetazione in alcuni tratti di canale assume le connotazioni di una boscaglia ripariale (Scolo Tartaro); qui nidifica il Martin pescatore (Alcedo atthis) che potremo individuare per il suo volo rettilineo e per il richiamo acuto. Più interessante è la vegetazione acquatica con numerose specie a fioritura tardo primaverile ed estiva. Tra queste sono presenti la Ninfea (Nymphea alba), il Nannufero (Nuphar luteum) e il raro Limnantemo (Nymphoides peltata). Dove la corrente è quasi nulla, la vegetazione ricopre interamente la superficie dell’acqua: è questo il regno delle Rana verde (Rana esculenta) e del suo predatore, la Biscia o Natrice dal collare e altre specie interessanti