STIENTA

Le origini del paese risalgono al X secolo, quando tutta la zona circostante era amministrata dalla chiesa di Ravenna ed una località si distingueva dall’altra solo attraverso il nome del fondo agricolo principale.

Nell’archivio notarile di Modena si conserva un rogito dell’anno 956 d.C., che indica questa terra con il nome di Santo Stefano di Caligo o Gallito.

In un libro di A. Vasina, dal titolo “Regestum saeculi bonorum Ecclesiae Ravennatis in territorio ferrariensi” si trova scritto che nel X secolo in questa zona esisteva un “fundus qui dicitur bolonitico ..” ed ancora “episcopus de fundus qui vocatur SEPTIGNENTA territorio ferariense plebe Sancti Stefani in Gallito .. “.

Viene marcato quel Septignenta perché secondo l’evolversi della lingua scritta, quasi certamente nel linguaggio volgare il vocabolo si è contratto in STIENTA.

Il modo più bello per arrivare a Stienta è percorrere, magari in bicicletta, la strada panoramica sulla sommità arginale del fiume Po. Da qui fino ai primi decenni del secolo scorso era possibile vedere diversi mulini trattenuti agli argini da una corda, e da una “burga”, un cesto pieno di sassi. All’interno dei mulini il mugnaio conduceva una vita dura e spesso solitaria. Nelle sere d’inverno per scacciare la fame si preparava un impasto di acqua, strutto e farina dal quale usciva la croccante e saporita pinza alla munara che ancora oggi viene proposta sulle tavole in molti locali tipici della zona. Rimanendo sull’argine del fiume si nota in tutta sua imponenza Villa Camerini Bertelè, edificata attorno alla metà del ‘700. Il complesso articolato su tre piani è munito ai lati di due torri rispettando i canoni dell’architettura militare emiliana-estense. A 6 chilometri dal centro, in località S. Genesio, sorge un antico oratorio dedicato alla Beata Vergine. Il piccolo edificio faceva parte di una corte agricola benedettina e custodisce un’effige miracolosa della Vergine da secoli oggetto di venerazione. Per gli amanti della buona tavola da non perdere il palio gastronomico di settembre.

Da visitare

  • Chiesa di Santo Stefano, Papa e martire

  • Oratorio di San Genesio, o anche chiesa della Madonna di San Genesio, in località Zampine

  • Palazzo municipale

  • Villa Camerini-Bertelè, edificio del XVIII secolo posta nei pressi dell’abitato