GRUARO

Il nome di Gruaro può essere attribuito alla presenza di gru (latino GRUS che con il suffisso -ARIUS assume valore di collettivo), altri lo fanno derivare dalla voce cimbrica “gruarius”, indicante la figura del guardiano del bosco. Si ritiene, sulla base anche di recenti ritrovamenti archeologici, che un centro abitato fosse esistente già in età romana nell’area di Concordia. Risalgono all’838 le prime notizie di vita comunale, quando l’imperatore Lotario concede alcuni territori all’abbazia di Sesto al Reghena dell’ordine dei benedettini. A loro si attribuisce la formazione del centro urbano che fu fortificato, sempre ad opera dei monaci, con la costruzione di un castello. Nel 1140 fu redatta la concessione del vescovo Gervino, che viene considerata il suo atto di nascita.

Durate la sottomissione dalla Serenissima, il territorio venne incorporato nella repubblica di San Marco. Di qui la sua decadenza a mero nucleo agricolo. Soltanto con il Regno d’Italia napoleonico conobbe una nuova fase, divenendo comune del Dipartimento di Passariano (oggi Pordenone e Udine). Con il Regno del Lombardo-Veneto venne trasferita alla provincia di Venezia. È recente la scoperta di un sarcofago del IV secolo d.C.

Da visitare

  • Chiesa Parrocchiale, risalente al XV secolo, oggi dedicata a San Giusto, la cui facciata si fregia di due grandi affreschi del XVI secolo raffiguranti San Cristoforo e il Patrono

  • Chiesa di San Tommaso Apostolo del 1463, con un pregevole lunotto e affreschi. Allo stesso periodo appartengono la cappella di Santa Elisabetta e la chiesa di Sant’Angelo

  • Chiesa di San Giovanni

  • Villa Fadelli-Ronzani, risalente al Settecento, fedele esempio di casa padronale di campagna

All’aria aperta

In localià Stalis, si possono ammirare i mulini, recentemente restaurati, che furono citati nel libro “Le confessioni d’un italiano” di Ippolito Nievo.